L’educazione, infatti, ci insegna a guardare in alto, sempre più in alto. Quando Galileo Galilei puntò il cannocchiale al cielo, scoprì mondi nuovi: le lune di Giove, le montagne della Luna. Così è l’educazione: un cannocchiale che vi permette di guardare oltre, di scoprire ciò che da soli non vedreste. Non fermatevi, allora, a guardare lo smartphone e i suoi velocissimi frammenti d’immagini: guardate al Cielo, guardate verso l’alto.
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La seconda delle nuove sfide educative è un impegno che ci tocca ogni giorno e del quale voi siete maestri: l’educazione al digitale. Ci vivete dentro, e non è un male: ci sono opportunità enormi di studio e comunicazione. Non lasciate però che sia l’algoritmo a scrivere la vostra storia! Siate voi gli autori: usate con saggezza la tecnologia, ma non lasciate che la tecnologia usi voi.
Anche l’intelligenza artificiale è una grande novità – una delle rerum novarum, cioè delle cose nuove – del nostro tempo: non basta tuttavia essere “intelligenti” nella realtà virtuale, ma bisogna essere umani con gli altri, coltivando un’intelligenza emotiva, spirituale, sociale, ecologica. Perciò vi dico: educatevi ad umanizzare il digitale, costruendolo come uno spazio di fraternità e di creatività, non una gabbia dove rinchiudervi, non una dipendenza o una fuga. Anziché turisti della rete, siate profeti nel mondo digitale!
Papa Leone XIV, 30 ottobre 2025
Il valore dello stare insieme
Incrociando su Instagram alcuni frammenti video dell’incontro di qualche giorno fa, appare subito evidente il legame tra la vita dell’oratorio e il dialogo del Papa con gli educatori.
Il nostro cortile e il nostro stare insieme nascono proprio con questo scopo: vivere il mondo reale, imparare le relazioni vere, scoprire che esiste qualcosa di più grande del telefono e delle immagini che frammentano la nostra giornata.
Stare insieme richiede tempo, pazienza nelle relazioni e gratuità nel vivere il tempo libero. Per questo l’oratorio non si stancherà mai di proporre spazi, anche apparentemente vuoti, in cui i nostri ambienti restino a disposizione di tutti.
È proprio in questi spazi che, nell’incontro educativo, nasce l’aggancio di un rapporto autentico, che può crescere lentamente e portare frutto.
Alle famiglie spetta la responsabilità di sostenere e incoraggiare questo cammino, partecipando ai momenti proposti e condividendo con gli educatori il percorso e le fatiche della giovinezza di oggi.

